Fentermina

Che cos’è la Fentermina?

Descrizione generale

La Fentermina è un farmaco anoressizzante appartenente alla classe degli stimolanti del sistema nervoso centrale, strutturalmente simile alle amfetamine. È utilizzata come supporto terapeutico nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso, in particolare nei pazienti che non riescono a ottenere risultati soddisfacenti con la sola dieta ipocalorica e l’attività fisica. La sua azione principale consiste nella soppressione dell’appetito, rendendo più gestibile la restrizione calorica.

Contesto terapeutico

Fentermina è prescritta in trattamenti a breve termine e sempre sotto sorveglianza medica, poiché agisce modificando la chimica cerebrale coinvolta nel controllo della fame. Viene utilizzata come parte di un piano terapeutico integrato che include anche un programma alimentare controllato, esercizio fisico regolare e modifiche comportamentali. È disponibile in varie formulazioni, tra cui capsule a rilascio prolungato come Adipex 75, molto utilizzata per la sua efficacia e praticità d’uso. L’obiettivo dell’uso di Fentermina non è solo la perdita di peso ma anche la riduzione dei rischi associati all’eccesso ponderale, come ipertensione, diabete di tipo 2 e problemi cardiovascolari.

Composizione

Principio attivo

Il principio attivo contenuto nelle formulazioni di Fentermina è il fentermina cloridrato, uno stimolante appartenente alla classe delle fenetilamine. La dose più comune nelle capsule a rilascio prolungato è di 75 mg, come nel caso di Adipex 75. Questo dosaggio è pensato per garantire un effetto continuo durante la giornata, riducendo il senso di fame e supportando l’autocontrollo alimentare. La fentermina agisce sui centri cerebrali dell’appetito, facilitando il mantenimento di un deficit calorico necessario per la perdita di peso.

Eccipienti

Le capsule di Fentermina contengono anche eccipienti inerti, che possono variare in base al produttore ma includono comunemente cellulosa microcristallina, gelatina, magnesio stearato e coloranti. Alcune formulazioni possono contenere lattosio o sodio, elementi da considerare in caso di intolleranze o restrizioni alimentari specifiche. Gli eccipienti sono necessari per assicurare la stabilità della capsula e per regolare il rilascio graduale del principio attivo nell’organismo. La lettura del foglietto illustrativo resta essenziale per verificare eventuali componenti non compatibili con condizioni mediche preesistenti.

Come assumere la Fentermina?

Posologia raccomandata

La dose raccomandata per adulti varia a seconda della formulazione. Nel caso delle capsule a rilascio prolungato come Adipex 75, è sufficiente una singola somministrazione giornaliera, preferibilmente al mattino. Questo permette di coprire l’intera giornata con un effetto progressivo, evitando l’assunzione serale che potrebbe interferire con il sonno. Nei trattamenti iniziali, alcuni medici possono consigliare dosi più basse per valutare la tolleranza individuale, con eventuali aggiustamenti graduali.

Modalità di somministrazione

Fentermina va assunta per via orale, accompagnata da un bicchiere d’acqua, a stomaco vuoto o almeno 1 ora prima dei pasti. Le capsule non devono essere masticate o aperte, ma ingerite intere per assicurare un rilascio controllato del principio attivo. Non è consigliato suddividere la dose durante la giornata, a meno che non venga espressamente indicato dal medico. È importante seguire scrupolosamente le istruzioni, evitando assunzioni tardive nel pomeriggio o alla sera per prevenire insonnia.

Cosa evitare

Durante l’uso di Fentermina è fondamentale evitare il consumo di alcol, poiché può amplificare gli effetti collaterali sul sistema nervoso centrale. Non devono essere assunti altri stimolanti o prodotti dimagranti senza approvazione medica. L’autogestione del dosaggio o l’assunzione prolungata oltre il periodo raccomandato possono aumentare il rischio di effetti indesiderati, compresa la dipendenza. L’interruzione improvvisa dopo un uso prolungato va evitata: qualsiasi variazione nella posologia o nella durata del trattamento deve essere concordata con il medico curante.

Come funziona la Fentermina?

Meccanismo d’azione

La Fentermina agisce principalmente come stimolante del sistema nervoso centrale. Il suo effetto anoressizzante si basa sulla capacità di aumentare la disponibilità di neurotrasmettitori come norepinefrina, dopamina e serotonina nel cervello. Queste sostanze chimiche sono coinvolte nel controllo dell’appetito e nella regolazione dell’umore. Stimolando specifici recettori ipotalamici, la fentermina riduce il senso di fame e prolunga il senso di sazietà anche dopo pasti leggeri.

Effetti fisiologici

L’effetto principale della Fentermina è la soppressione dell’appetito, che facilita l’aderenza a una dieta ipocalorica e rende più sostenibile la perdita di peso nei pazienti con obesità. Inoltre, può indurre un lieve aumento dell’energia e dello stato di allerta, contribuendo a una maggiore attività fisica e a una riduzione della stanchezza associata a regimi alimentari restrittivi. Questi effetti sono temporanei e dipendono dalla risposta individuale del paziente, motivo per cui il farmaco viene utilizzato in cicli brevi, affiancato a interventi nutrizionali e comportamentali.

Indicazioni

Utilizzi principali

La Fentermina è indicata per il trattamento del sovrappeso e dell’obesità nei pazienti adulti che presentano un indice di massa corporea (IMC) pari o superiore a 30, o pari o superiore a 27 in presenza di fattori di rischio come ipertensione, diabete di tipo 2 o dislipidemie. Viene prescritta come coadiuvante in programmi di dimagrimento che includono restrizione calorica, attività fisica regolare e modifiche comportamentali. Non è un farmaco da usare in monoterapia, ma parte di un approccio integrato e temporaneo per ridurre il peso corporeo e i rischi associati all’eccesso ponderale.

Popolazioni indicate

Fentermina è destinata esclusivamente a pazienti adulti a partire dai 18 anni, in buona salute generale e senza controindicazioni cardiovascolari. L’uso nei soggetti anziani deve essere valutato con cautela, considerando la maggiore sensibilità agli stimolanti e il possibile impatto su pressione arteriosa e ritmo cardiaco. Nei pazienti con precedenti fallimenti nei tentativi di perdita di peso e forte motivazione al cambiamento, la Fentermina può rappresentare un valido supporto a breve termine, purché il trattamento sia seguito da un professionista sanitario qualificato. L’impiego in soggetti adolescenti, donne in gravidanza o durante l’allattamento è controindicato.

Controindicazioni

Condizioni che ne impediscono l’uso

La Fentermina è controindicata in diversi casi clinici. Non deve essere assunta da pazienti affetti da ipertensione arteriosa grave, aritmie, malattie cardiovascolari preesistenti, ipertiroidismo o glaucoma ad angolo chiuso. È inoltre sconsigliata nei soggetti con anamnesi di abuso di sostanze, dipendenza da stimolanti o disturbi psichiatrici instabili. L’uso è vietato durante la gravidanza e l’allattamento, poiché non sono stati definiti con certezza gli effetti sul feto e sul neonato.

Interazioni farmacologiche

L’assunzione di Fentermina non deve essere combinata con farmaci appartenenti alla classe degli IMAO (inibitori delle monoamino ossidasi), poiché può causare gravi crisi ipertensive. Occorre cautela anche con antidepressivi triciclici, antipsicotici, beta-bloccanti e farmaci antipertensivi, poiché possono alterare la risposta alla Fentermina o aumentare il rischio di effetti collaterali. Anche prodotti dimagranti da banco, integratori contenenti caffeina, efedrina o altri stimolanti devono essere evitati. È essenziale comunicare al medico tutti i medicinali assunti prima di iniziare la terapia.

Effetti collaterali

Reazioni comuni

Gli effetti indesiderati più frequenti associati all’uso di Fentermina includono insonnia, nervosismo, irritabilità, secchezza delle fauci e aumento della frequenza cardiaca. Alcuni pazienti riportano anche stitichezza, agitazione o tremori. Questi sintomi si manifestano generalmente nei primi giorni di trattamento e tendono a ridursi con l’adattamento dell’organismo. La tolleranza individuale può variare, per cui è fondamentale rispettare la posologia indicata dal medico.

Reazioni meno frequenti

In casi meno comuni, la Fentermina può provocare effetti collaterali più intensi, come palpitazioni, dispnea, variazioni della pressione arteriosa, disturbi del sonno persistenti o alterazioni dell’umore. Reazioni psichiatriche come ansia marcata, paranoia, euforia o stati depressivi sono state segnalate, specialmente in soggetti predisposti o in caso di uso prolungato. Raramente possono insorgere reazioni allergiche, come eruzioni cutanee o gonfiore del viso. È anche possibile sviluppare dipendenza psicologica, motivo per cui la durata della terapia deve essere limitata e monitorata attentamente. In presenza di sintomi insoliti o persistenti, è necessario consultare immediatamente un medico.

Domande frequenti (FAQ)

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L’adipex 75 funziona davvero per perdere peso?

Sì, Adipex 75 è una delle formulazioni più comuni a base di fentermina e viene utilizzata con successo come supporto nel trattamento dell’obesità. Il dosaggio a rilascio prolungato garantisce un effetto costante durante la giornata, aiutando a controllare l’appetito e a seguire un regime ipocalorico. L’efficacia aumenta se il trattamento è accompagnato da dieta bilanciata e attività fisica regolare.

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Perdita di peso – Dr.ssa Serena Vassalli

Dr.ssa Serena Vassalli è un’endocrinologa con esperienza pluriennale nella diagnosi e gestione delle patologie della tiroide, del metabolismo osseo e dei disturbi ormonali femminili. Si è laureata in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Genova e ha poi conseguito la specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Metabolismo presso l’Università degli Studi di Pisa. Durante la formazione ha svolto attività clinica e di ricerca presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, concentrandosi su casi complessi di disfunzione tiroidea e sindromi endocrine rare.

Attualmente lavora presso l’Istituto Auxologico Italiano di Milano, dove fa parte di un’équipe multidisciplinare dedicata alle malattie endocrine croniche. È iscritta all’Ordine dei Medici di Milano e fa parte della Società Italiana di Endocrinologia (SIE). È apprezzata per la sua precisione diagnostica e la capacità di comunicare in modo chiaro con i pazienti, accompagnandoli in percorsi terapeutici personalizzati.

"Equilibrio ormonale, equilibrio di vita." – Dr.ssa Serena Vassalli

Dr.ssa Serena Vassalli